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Kinowa n.20

8,00 €
Data di uscita:
19-08-2019
A colori o B/N:
a colori; in bianco e nero;
Assalto Al Treno
All'interno del Teepee dove si trova, Sam Boyle riceve un misterioso involucro…il cui contenuto lo fa fremere d'orrore! All'interno, anche un episodio di Coyote: I Due Volti del Vendicatore
Soggetto:
Autore non identificato
Disegni:
Autore non identificato
Copertina:
Michele Benevento
Titoli episodi:
Assalto Al Treno
Assalto Al Treno
Personaggio:
Kinowa
Kinowa
Anno prima edizione:
1901

Il Mondo di If - agosto 2019

 

Il sistema fumetto attuale è fortemente autoriale.

Che disegnatori e sceneggiatori, sempre più attivi, siano al centro dell’attenzione dei lettori, sempre meno numerosi, in fin dei conti è un fatto che diamo per scontato. Come in molti altri settori della produzione culturale, mettere in circolazione opere dell’ingegno non basta più. L’autore ha tra i suoi “doveri” quello di promuovere oltre al proprio prodotto anche la propriaimmagine” attraverso tutta la panoplia di armi “social” a disposizione: siti portfolio, blog, video; account Twitter, Instagram, Facebook e chi più ne ha più ne clicchi. 

Se sia un bene o un male sapere perfino la marca di cereali preferita dal disegnatore che più ci piace non è però oggetto di queste righe. La riflessione è sul fatto che, per povertà di mezzi tecnologici a disposizione, ovviamente, non è stato sempre così. Quando c’era solo la fotografia a immortalare gli autori nelle loro rarissime uscite pubbliche (per scarsità di occasioni e non certo per misantropia) a certi nomi, magari anche famosissimi, non si riusciva ad abbinare neppure un volto. E se più o meno anonimi erano gli autori, internazionali e no, figurarsi gli editori. 

Per esempio, che faccia ha un Mario Conte, editore in Milano con le Edizioni Economiche Italiane – anni Quaranta del XX secolo – di cui non è nota nessuna fotografia? Per fortuna, in casi come questo può venire in aiuto un ritratto (quello qui sotto), realizzato da un disegnatore, anzi in questo caso una disegnatrice, Lina Buffolente, che lo ha conosciuto esordendo diciassettenne proprio sui suoi Albi Mundus.

Inoltre, scartabellando il mio archivio personale a volte mi capitano in mano foto di autori, oggi onorati Maestri della Nona Arte, quando ancora erano alle prime armi, seconde file in cerca di affermazione, semi-esordienti di belle speranze. Fa effetto avere per le mani questo “come eravamo” del fumetto. Per questo ho deciso di condividere sul sito della Guida al Fumetto Italiano diverso di questo materiale. Mi pareva doveroso che a molti che hanno dato tanto al fumetto italiano si potesse associare il ricordo di un volto e che qualche lettore potesse finalmente “guardare in faccia” chi lo ha fatto tanto sognare quando era ragazzo. 

 

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