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Hugo Pratt

Pratt nasce, per puro caso, a Rimini il 15 giugno 1927. La sua famiglia è veneziana, quindi ancora in fasce intraprende il suo primo viaggio, per arrivare a quella che sarà per sempre la sua città del cuore, Venezia, anche quando corpo e cervello saranno altrove, ai quattro angoli del globo. Il padre, di ascendenze francesi e inglesi, è un funzionario coloniale, così a soli dieci anni Hugo si ritrova in Etiopia, ad Addis Abeba. Conosce già il continente africano grazie ai fumetti di Cino e Franco, ma ora lo vede nella realtà e quei paesaggi assolati gli entrano dentro, per riuscire molti anni dopo nelle sue storie.

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All’inizio del 1943, quindicenne, Pratt rientra a Venezia e, dopo l’8 settembre, è arruolato dapprima nell’esercito tedesco e poi in quello anglo-americano. Nei mesi successivi al termine della guerra, assieme ai coetanei e conterranei Mario Faustinelli, Alberto Ongaro, Dino Battaglia, Damiano Damiani e Ivo Pavone, Pratt dà  forma all'Asso di Picche, un personaggio mascherato che ottiene un discreto successo nonostante le difficoltà di distribuzione. Ben presto il personaggio di Pratt e compagni è tradotto anche in Argentina ed è il principale responsabile, quattro anni dopo, della sua chiamata in quel continente lontano. Cesare Civita, proprietario dell'Editorial Abril, chiede agli autori veneziani di trasferirsi a Buenos Aires per collaborare ad alcune sue serie. Tra coloro che accettano vi sono, oltre a Pratt, Faustinelli, Ongaro e Pavone. Fino a quel momento i punti di riferimento di Pratt fumettista sono prevalentemente statunitensi, e tra i maestri della matita da cui attinge ispirazione vi è soprattutto Milton Caniff, con i suoi chiaroscuri e le sue tavole dall'impostazione impeccabile. In Argentina, però, Pratt matura un proprio modo di narrare, contrassegnato da una visione maggiormente disincantata dei protagonisti. 

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L’esordio avviene con Jungleman, al quale fanno seguito Il Capo bianco (1951) e Legione Straniera (1954), sceneggiati tutti da Ongaro, e Sgt. Kirk (1953), scritto da Hector G. Oesterheld, uno dei più grandi narratori a fumetti di tutti i tempi. Quest’ultimo, nel 1957, fonda la casa editrice Frontera. 

Hugo Pratt vi collabora disegnando Ernie Pike (1957) e Ticonderoga (1957), sceneggiati anch’essi da Oesterheld e ambientati, com’era già stato per Sgt. Kirk, su campi di battaglia ma allo stesso tempo raccontati con un approccio apertamente antimilitarista.

Sempre nel 1957, questa volta a Milano, nella sede delle allora Edizioni Audace, il neodirettore Sergio Bonelli pubblica alcuni brevi fumetti realizzati da Pratt per il mercato sudamericano in appendice a Big Davy e Il Piccolo Ranger.

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La passione per l'avventura, intanto, porta il maestro di Malamocco a scrivere e a disegnare anche le serie Ann y Dan (Anna nella giungla, 1959) e Wheeling (1962), seguito di Ticonderoga. Nella prima, tornano i suoi ricordi d'Africa, grazie ad Anna Livingston, ragazzina nel continente nero tra le due guerre mondiali. Wheeling è nuova tappa nella frontiera americana del Diciottesimo secolo tra pellirosse e paesaggi selvaggi e spettacolari

In seguito, ristabilitosi in Italia, Pratt collabora al Corriere dei piccoli, disegnando, tra l’altro, le riduzioni a fumetti di alcuni classici della letteratura per ragazzi, come L’isola del tesoro (1965) e Il ragazzo rapito (1967), e la serie L’Ombra.

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Sempre nel 1967, Pratt scrive e disegna Una ballata del mare salato, prima avventura dell’eroe romantico Corto Maltese. La lunga storia compare sulla rivista Sgt. Kirk e racconta le vicende di un romantico marinaio ambientate negli anni precedenti la Prima guerra mondiale, talvolta in terre lontane e selvagge dove sopravvive la magia o dove è possibile trovare importanti tesori archeologici.

Con la chiusura di Sgt. Kirk, il personaggio emigra sul settimanale francese Pif Gadget, che ospita una lunga serie di brevi episodi successivamente pubblicati anche sulle pagine del Corriere dei Ragazzi e raccolti in volume dalla Mondadori. In questo periodo illustra anche un adattamento, su testi di Mino Milani, del Sandokan di Emilio Salgari, ma l’opera uscirà solo postuma.

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Nel 1983, il solido successo di Corto Maltese suggerisce alle edizioni Milano Libri la pubblicazione di una rivista intitolata al marinaio. Sulle pagine del contenitore appaiono le ultime avventure di Corto Maltese (La casa dorata di Samarcanda, Tango e Mu) e Tutto ricominciò con un'estate indiana, fumetto che dà inizio a un sodalizio con Milo Manara proseguito qualche anno dopo con El gaucho.

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Negli anni Novanta Pratt si dedica anche alla letteratura, riadattando quattro sue celebri storie a fumetti: Wheeling, ribattezzato Il romanzo di Criss Kenton, Jesuit Joe e le avventure di Corto Maltese Una ballata del mare salato e Corte Sconta detta Arcana.

Hugo Pratt scompare prematuramente in una clinica di Losanna, città che lo ospita da circa vent’anni, il 20 agosto del 1995. Gli sopravvive Corto Maltese, protagonista negli anni Duemila di una serie d’animazione di produzione francese e di una versione a fumetti realizzata da Matteo Casali e Giuseppe Camuncoli.

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