fbpx
0
Totale : 0,00 €
Il carrello è vuoto!
Prodotto aggiorna

Daniele Statella

Daniele Statella nasce il 23 luglio 1972 a Vercelli, città dove tuttora vive e lavora. Già da bambino incomincia a leggere e a realizzare fumetti, che disegna sui quaderni di scuola trasformati in albi artigianali. Il suo “giornalino” preferito è Topolino. Poi, un giorno, trova nella libreria del padre un albo di Tex. È amore a prima vista, un amore che si riversa ben presto anche su altri personaggi “made in Bonelli”, come Zagor e Dylan Dog. Riguardo a quest’ultimo, la scoperta risale all’ottobre 1986, mese in cui l’Indagatore dell’incubo esordisce in edicola portando una straordinaria ventata d’aria nuova nel fumetto italiano. A quell’epoca Statella ha solo quattordici anni e ha appena incominciato a frequentare l’istituto di Ragioneria. Il fumetto, però, è il primo dei suoi pensieri, tanto che, sempre in quell’anno, il padre – vero e proprio complice – decide di accompagnarlo in una redazione che ha sede in via Buonarroti, a Milano. Varcata la soglia, i due sono accolti da Mauro Boselli, all’epoca redattore neoassunto che, visti i disegni di Statella, suggerisce al futuro fumettista di continuare a studiare e di ripassare qualche anno dopo. La promessa è certo aleatoria, ma ha la forza di infondere fiducia nel ragazzo e di spingerlo a proseguire nel suo intento di diventare disegnatore di fumetti. Dopo aver conseguito la maturità in Ragioneria e aver svolto il servizio militare, a ventitré anni Statella si iscrive alla Scuola del Fumetto di Milano, dove segue le lezioni di Pasquale Del Vecchio, Alessandro Baggi e Birago Balzano

Image

Nel frattempo, partecipa a un concorso il cui premio è... un colloquio in Bonelli per Dylan Dog. Lo vince e ottiene un incontro con Mauro Marcheselli, curatore della testata. I disegni piacciono, ma ci sono ancora alcune lacune da colmare. Si rinnova così la promessa di rivedersi in futuro. Nel 1997, terminata la Scuola di Fumetto, finalmente Statella esordisce nel mondo dell’editoria. La gavetta incomincia con la realizzazione di alcuni pocket di genere erotico per la International Press, casa editrice nota soprattutto per il settimanale per adulti Le ore. L’impegno è da subito gravoso – 120 tavole al mese – ma allo stesso tempo formativo, come dimostra la presenza nello staff di alcuni giovani disegnatori che entreranno in quelli ben più prestigiosi della Sergio Bonelli Editore e della Disney. Parallelamente, incomincia a collaborare anche con la Ediperiodici, specializzata anch’essa in pocket erotici, per la quale disegna numerose sequenze inedite da inserire nelle ristampe di alcuni vecchi episodi delle serie classiche della casa editrice, come Corna vissute e Malizia. Nel 1999, l’editore e sceneggiatore Paolo Puccini gli offre l’occasione di disegnare due albi della nuova serie inedita di Zora, la sexy vampira creata da Renzo Barbieri per i testi e da Birago Balzano per i disegni. Gli albi escono contemporaneamente in Italia e negli Stati Uniti, dove il personaggio è ribattezzato Lady Vampyre. Sempre in quell’anno, Statella decide di autoprodursi un albo a fumetti e si rivolge a una tipografia di Vercelli per un preventivo. 

Image

Saviolo, il tipografo, essendo intenzionato a diventare editore, viste le tavole propone al giovane fumettista di pubblicargli lui il volume e di dividere gli eventuali guadagni. Nasce così la cosiddetta “Trilogia del Giorno”, una storia horror in tre volumi (Domani è un Altro Giorno, Un Giorno Perfetto e La Fine del Giorno) in formato francese, che Statella disegna utilizzando un tratto “bonelliano”. Il successo è immediato, tanto che, nel 2001, sempre per Saviolo, firma i disegni e collabora ai testi di una miniserie dedicata all’affascinante film maker Laura Méliès. Conclusa questa esperienza, Statella abbandona momentaneamente il fumetto per dedicarsi all’illustrazione. Nasce così una importante collaborazione con alcuni editori nazionali, tra i quali Mondadori, Rizzoli e Baldini & Castoldi. La lontananza dalle “nuvole parlanti” è però di breve durata. Nel 2004, infatti, entra nello staff del mensile L’Insonne, nuova serie dedicata a Desdy Metus, personaggio creato da Giuseppe Di Bernardo e Andrea J. Polidori e del quale realizza tre albi. Nel 2006, su testi di Claudio Nizzi e in collaborazione con Marco Guerrieri e Riccardo Chiereghin, disegna “Tempo di uccidere”, primo numero della nuova mini-serie di Nick Raider pubblicata da Edizioni if.

Image

Nel corso dello stesso anno realizza due albi fuori serie di Diabolik distribuiti rispettivamente durante il Festival del Fumetto di Novegro e di Diabolika Vercelli. Realizza inoltre numerose illustrazioni e locandine per mostre e per il Diabolik Club. Nel 2008 entra in contatto con la Eura editoriale, per la quale realizza le matite di tre episodi di Unità Speciale, su testi di Cinzia Tani e Massimo Guglielmi e chine di Matteo bussola e Lucilla Stellato. A partire dallo stesso anno intraprende una fruttuosa collaborazione con alcune miniserie pubblicate dalla Star Comics di Perugia. Primo impegno è Cornelio, un horror-noir ideato dallo scrittore Carlo Lucarelli con la collaborazione di Mauro Smocovich e Giuseppe Di Bernardo. Il protagonista è uno scrittore di gialli in crisi, Cornelio Bizzarro, nelle cui sembianze si riconoscono quelle dello stesso Lucarelli. Nel marzo di due anni dopo entra nello staff di Factor V, un horror vampiresco del regista Sergio Stivaletti. A questa fa seguito, a maggio Pinkerton S.A., western dai toni paranormali ideato dallo storico e giornalista Andrea Aromatico. Nel 2011 collabora a Mr. Morgue, un noir creato da Rita Porretto e Silvia Mericone, e The Secret, ideato ancora da Di Bernardo e legato ai temi delle cosiddette “pseudoscienze”, ufologia e teorie della cospirazione. 

Image

Dello stesso anno è anche il giallo-noir Nuvole nere basato sui racconti di Lucarelli pubblicati nell’antologia Il lato sinistro del cuore (Einaudi, 2003). Ultimo impegno lavorativo con la Star è Legion 75, una miniserie in sei numeri di genere fantahorror ideata dallo sceneggiatore Walter Riccio e dal fratello Renato Riccio, disegnatore. Terminato il lungo rapporto di lavoro con la Star, nel 2013 riprende i contatti con la Sergio Bonelli Editore. Come ventisette anni prima, ad accoglierlo in redazione c’è Mauro Boselli, che nel frattempo ha assunto il ruolo di curatore di Tex e di Dampyr. Questa volta, però, l’incontro non si risolve con la promessa di un nuovo incontro, ma con una proposta a collaborare con la serie di genere horror creata dallo stesso Boselli e Maurizio Colombo nel 2000. È un sogno che diventa realtà con le matite per l’albo fuori serie “Ballo di Fine Estate”, realizzato in occasione della XVII edizione di Riminicomix, su testi di Claudio Falco e inchiostrato da Marco Fara. Arriva poi l’esordio sulla serie mensile con “Ragazzi Perduti” (n. 171), sceneggiato da Giovanni Di Gregorio, che vede rinnovarsi la collaborazione con Fara, coautore anche dei disegni di “Il figlio di Kurjak” (n. 180), scritto da Boselli. Nel 2016 è la volta de “Il Klan dei dannati”, episodio sceneggiato da Nicola Venanzetti e pubblicato su Maxi Dampyr n. 8. L’anno successivo, su sceneggiatura di Giorgio Giusfredi, realizza le matite di “Il dio del massacro” (n. 206) ripassate a china da Patrick Piazzalunga.

Image

A fianco dell’attività di disegnatore di fumetti, Statella si occupa anche dello studio e della divulgazione del medium. Così, se da una parte tiene corsi all’Università Popolare di Vercelli, nel corso degli anni ha ideato e diretto alcuni festival, come Vercelli tra le Nuvole, Fumetti al Castello di Abbiategrasso (Milano), Casale Diabolika (Casale Monferrato) e Fumetti al Ricetto, a Candelo (Biella), curati dall’Associazione Culturale Creativecomics, fondata nel 2007 con la giornalista e sceneggiatrice Alessia Di Giovanni e con altri soci, che nel frattempo sono diventati più di cinquanta. Nel 2009, infine, Statella intraprende anche la carriera di regista cinematografico. Primo impegno è il cortometraggio ispirato a Cornelio. Si intitola A Cuore Aperto, è firmato insieme ad Alessia Di Giovanni e vede la partecipazione, tra gli altri, di Mauro Smocovich, Giuseppe Di Bernardo e dello stesso Lucarelli. Nel 2013, sempre in collaborazione con Alessia Di Giovanni, dirige il film western dai toni horror A Pezzi Undead Men, prodotto con Stivaletti e interpretato, tra gli altri, da Marco Silvestri, Elena Di Cioccio, Dafne Niglio, Marta Mazzi e Omar Galati. Il 19 marzo 2020 è uscito nelle sale SPORE l’ultimo lungometraggio di Statella e della Di Giovanni che ha visto tra i protagonisti Valentina Lodovini.

➡ Torna sul nostro store

Seguici sui social

Registrati alla newsletter!

Iscriviti alla newsletter e resta informato
sulle novità di If Edizioni.
Non condivideremo mai la tua e-mail con terze parti.

Iscriviti ora