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Gino D'Antonio

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Straordinario fumettista, autore di un capolavoro quale Storia del West, Gino D’Antonio nasce a Milano il 16 marzo 1927. Il suo esordio nel mondo dei fumetti avviene nel 1949 con Jess Dakota, una serie avventurosa pubblicata dalle Edizioni Oriani, proprietà del giornalista Mario Oriani, della quale realizza testi e disegni. L’anno successivo, per le Edizioni Ippocampo, disegna, su testi di Mario Faustinelli prima, e di Mario Leone in seguito, Angeli della strada, serial incentrato su un gruppo di ragazzini di New York.

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Nel 1951, D’Antonio approda a Il Vittorioso, settimanale per ragazzi edito dall’A.V.E. (Anonima Veritas Editrice), per il quale disegna e talvolta scrive numerosi racconti a fumetti pubblicati a fasi alterne fino al 1965. Nel frattempo, lavora anche per Mondadori, firmando i disegni di alcune storie del western Pecos Bill, e con La Domenica del Corriere per cui illustra rubriche dedicate a fatti di cronaca.

L’incontro con la famiglia Bonelli avviene nel 1952 quando coadiuva Rinaldo Dami (Roy D’Amy) ai disegni di Gordon Jim, breve serie western pubblicata dalla Casa Editrice Audace. In quegli anni, Tea Bonelli cerca soprattutto validi disegnatori che sappiano trasformare in tavole a fumetti le scoppiettanti sceneggiature di Gianluigi Bonelli, scrittore principe della casa editrice. Buona parte del lavoro è fornita proprio dall’agenzia di Dami nella quale si stanno facendo le ossa disegnatori che in seguito diventeranno vere colonne portanti del fumetto nostrano.

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Nel 1955, attraverso lo Studio Dami, D’Antonio incomincia a produrre un elevato numero di illustrazioni e fumetti a sfondo bellico - come Super Eroica - per il mercato inglese, in particolare per la Fleetway Publications, ma anche storie western che ruotano attorno al personaggio di Kit Carson

Nel frattempo, continua a lavorare anche per editori italiani e nel 1955 collabora, con Rinaldo Dami, Renzo Calegari, Carlo Porciani e altri autori dello Studio Dami, ai disegni de Il ritorno dei 3 Bill di Gianluigi Bonelli. 

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Ancora su testi di Bonelli padre disegna la seconda serie di El Kid (1955), confermando una propensione per il western che si evidenzia anche nel campo dell’illustrazione, grazie alle splendide immagini realizzate tra il 1967 e il 1972 per i romanzi della collana Sui sentieri del West, pubblicata dalla AMZ di Milano.

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Sempre nel 1967, grazie a quella che è la sua opera più celebre, Storia del West, Gino D’Antonio è consacrato come uno degli autori italiani più validi e come un profondo conoscitore della storia americana.

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La serie, ideata per Editoriale Araldo e della quale D’Antonio scrive i testi e disegna anche diversi numeri e tutte le copertine, è un imponente e umanissimo affresco dell’epopea del West, vista attraverso gli occhi di una famiglia, quelli dei MacDonald, che di generazione in generazione frequenta i luoghi e gli eventi cardine della conquista dell’Ovest americano.

Negli anni Settanta, D’Antonio allaccia un proficuo rapporto con il Giornalino, per il quale è a lungo responsabile della produzione a fumetti e realizza storie brevi e lunghe serie, tra cui vale la pena di ricordare almeno Jim Lacy, Susanna, Uomini senza gloria e Gente di frontiera.

Nel 1976, la collaborazione con Sergio Bonelli si fa ancora più stretta e D’Antonio firma i testi di parecchi volumi della prestigiosa collana libraria Un uomo un’avventura. Nel 1978 è nello staff del settimanale mondadoriano SuperGulp! con il fumetto di guerra Il Mercenario

Nel 1984, è ancora in casa Bonelli che dà vita a una nuova serie, Bella & Bronco, scanzonato western i cui protagonisti sono una strana coppia formata da una donna e da un indiano. Inoltre, scrive le sceneggiature di molti Nick Raider, nei quali fornisce una straordinaria forza vitale e carica umana a molti personaggi secondari.

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Negli ultimi anni di attività è sempre la Bonelli a fornire ampi spazi alla sua creatività, permettendogli di scrivere i testi del volume speciale Bandidos!, affidato alle matite di Renzo Calegari, e la sceneggiatura di un Tex gigante disegnato da Lucio Filippucci. D'Antonio muore a Milano il 24 dicembre 2006.

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